Inaugurata l'8 luglio alle 18 in streaming e visitabile dal 9 all’30 settembre, in due diverse versioni e luoghi, la mostra Cathedral Effect, esposizione inedita dei lavori del fotografo e artista dell’immagine Luigi Tolotti.
Nella mostra, proposta in due varianti differenti all’interno di Spazio d’arte Trart, a Trieste, e della Galleria Prologo di Gorizia, l’autore indaga la relazione fra colori ed emozioni tramite le sue “light boxes”, opere che ricordano le finestre di una cattedrale.
Il risultato è un'ipnotica installazione che associa tra di loro immagini legate da un racconto da scoprire, cangiante emozionalmente su note musicali che trasportano il visitatore da icone di bellezza antica a simboli di contemporaneità e la luce ne cambia le immagini come in un caleidoscopio, ricordando i colori e le visioni delle vetrate delle cattedrali gotiche. Gli opposti si inseguono e sottolineano la nostra difficoltà di comprendere la realtà, il nostro mondo dell’illusione. Una navigazione estremamente pulita e affascinante.
Luigi Tolotti è noto per la sua instancabile ricerca tecnica e scientifica nella rappresentazione dell’immagine fotografica, incluse le installazioni d’avanguardia.
Per questo è il protagonista ideale di un’esposizione che rientra nel Science in the City Festival di ESOF2020, organizzata da Acquamarina Associazione Culturale, Trart spazio d’arte, in collaborazione con Associazione Culturale Prologo di Gorizia e Isomorph Srl.
In quest’esposizione muovendosi tra percettibile e impercettibile, le “finestre” di Tolotti, attraverso continui loop visivi, rivelano, con l’aiuto delle luci, della musica e di immagini tratte dalla storia, l’arte, il cinema, la natura e l’attualità, ciò che è alla base della fisica teorica, della matematica, dell’energia e dell’uomo: il principio di dualità, positivo e negativo, vero e falso, visibile e invisibile, 1 e 0, in moto perpetuo.
All’esposizione è associato un ciclo di tre conferenze e una visita guidata a cavallo tra arte e scienza, che avranno come protagonisti il fisico Hans Grassmann e lo stesso Tolotti e proposte alla galleria Trart dal 16 luglio per quattro mercoledì successivi, oltre che in streaming.
All'’inaugurazione, con la partecipazione di Annamaria Castellan, Federica Luser, Franco Spanò, del fisico Hans Grassmann e del fotografo Luigi Tolotti, si poteva seguire in streaming su https://meet.google.com/gmg-bwzk-dqt.
“A prima vista il lavoro di Luigi Tolotti è ipnotico. L’alternarsi delle immagini e dei colori risulta psichedelico. L’allestimento dei light-boxes sovrapposti rimanda ai riquadri delle vetrate gotiche e al loro impatto emotivo. Ma la loro visione scatena una riflessione profonda sul mondo delle immagini, sul bombardamento mediatico, su quanto la quantità di informazioni ne abbia diminuito il valore, fino ad annullarlo. L’effetto ipnotico è solo il livello più superficiale”, scrive la curatrice Federica Luser nell’introduzione alla mostra.
Sono molti gli accostamenti insoliti proposti dalla mostra: la donna-robot di Metropolis, uno dei simboli del primo cinema di fantascienza, viene affiancata a Steve Jobs e al Cristo pantocrate, a fotografie naturalistiche e a vecchie foto di guerra.
Questi arditi accostamenti, scrive Luser, rendono ancora più straniante il messaggio, spingendo il visitatore a pensare all’insensata ottusità che, tramite una comunicazione illusoria, vede l’umanità procedere, senza porsi particolari domande, verso obiettivi indotti e non necessari.
Luigi Tolotti:“Considero la realtà nella quale viviamo insondabile. Riusciamo a interagire solo in una minima parte superficiale con il mondo come ci appare e la variazione di frequenze (cambiando i colori) mi aiuta a visualizzare queste mie considerazioni”.
Senz’altro si tratta di una mostra in cui non è assente una nota ironica: “Ma è un’ironia amara, gestita nel migliore dei modi e con perizia tecnica - prosegue Luser -. Due immagini sovrapposte che sfumano una nell’altra a seconda del colore di cui sono investite. Colore che attira e distoglie con forte implicazione sul piano emotivo: basta cambiare la frequenza e qualcosa cambia. L’immagine si trasforma, rendendo tutto aleatorio. Il messaggio che stavamo seguendo non esiste più, incalzato da quello successivo, così in un loop gestito da chi manovra il telecomando, o come un criceto nella ruota che insegue chissà che! Niente di più lontano dalla maestosità delle vetrate e dal silenzio delle cattedrali gotiche, anche quelle però se viste solo a livello superficiale mantenevano unicamente l’effetto ipnotico. Nulla più…”.
All’interno di Trart spazio d’arte, si potranno ammirare le opere nella loro interezza (con orario 18-20 da giovedì a sabato), mentre alla Galleria Prologo (via Isaia Ascoli 8/1, Gorizia) sono esposti ritratti multipli di varie dimensioni e opere sfogliabili dai visitatori (orario 16-19 da lunedì a venerdì).
Entrambe le esposizioni sono visitabili gratuitamente ma su prenotazione (alla mail cathedraleffecttrart@gmail.com), con accesso contingentato e nel rispetto delle normative vigenti.
L’inaugurazione e le successive conferenze si potranno visionare anche in streaming sui siti www.trart.it, www.prologoart.it, lineamirror-scienceinthecity.uniud.it, e sui relativi canali social. Lo stesso vale per le mostre, di cui viene proposta anche una visita virtuale sugli stessi canali.
Luigi Tolotti nasce a Trieste nel 1966, da sempre affascinato dall’arte visiva, inizia il suo percorso artistico a partire dalla fine degli anni '80, con particolare attenzione al disegno ed alla fotografia. Dopo aver terminato gli studi superiori, comincia a dedicarsi allo sviluppo e perfezionamento delle tecniche espressive.
Nel 1990 frequenta la “Scuola libera dell’acquaforte Carlo Sbisà”. Integra i suoi studi presso la “Scuola Internazionale di grafica di Venezia” frequentando in successione i corsi:
1994: fotoincisione e tecniche miste diretto da Daniel Divorne;
1995: fabbricazione carta a mano diretto da Fernando Masone;
1996: incisione–tecniche avanzate e sperimentali diretto da Riccardo Licata;
1996: stampa a colori simultanei “tecnica Hayter” diretto da Anna Romanello.
La carriera ventennale gli ha consentito di sviluppare una vasta esperienza nel campo delle tecniche di fotografia e grafica: - Incisione: tecniche tradizionali (acquaforte, acquatinta, ceramolle) - Incisione: tecniche sperimentali (stampa con matrici alternative: legno, cartone, plastica, ecc.) - Fotoincisione - Metodi di stampa fotografica tradizionali - Sviluppo e stampa di negativi - Pc softwares-Suite Adobe - Tecniche di stampa digitali - Utilizzo fotocamera a foro stenopeico - Cameraless photography
Mostre
1992: “Biennale giuliana d’arte” - Trieste
1993: “Collettiva d’incisione” presso la Sala Comunale di Trieste
1994: secondo premio giovani artisti Lloyd Adriatico 1994: “Collettiva di fotoincisione” presso la Galleria “Segno Grafico” di Venezia
1995: primo premio grafica “Trofeo Cesare Dell’Acqua”
1998: “Collettiva itinerante Trieste Arte & Parkinson”
2004: “Quotidiana 04” - Trieste
2006: “Quotidiana 06” - Lignano
2006: Festival “Trieste è fotografia”
2007: “Daydreaming Magazine” – Trieste
2007: Work in progress –Serre di Villa Rivoltella - Trieste
2007: Matrici sperimentali; Associazione culturale “Prologo” - Gorizia
2007: Bardou, Mons La Trivalle Francia
2007: Sala Comunale di Trieste, “In piazza si vive” 2007: Culture & Culture; Chateau de Padies Francia
2008: Giornata mondiale del foro stenopeico; Tolmezzo 2008: “Visioni stenopeiche”, Knulp Trieste.
2009: Fotografia stenopeica; Corte del Libro - Tolmezzo 2010: Libreria “Minerva” - Trieste
2010: "Uno+Uno"; Associazione Juliet presso A.S.P. ITIS - Trieste 2010: Quattro Artisti in viaggio con Ulisse; Associazione DDP; Tolmezzo
2010: Da Trieste a Parigi – Associazione culturale Twins – Trieste
2010: “Bloomsday”; Assessorato alla Cultura e DDProject - Trieste
2011: 54a Biennale di Venezia, Padiglione Italia, Regione Friuli Venezia Giulia
2012: Le Vie delle foto; Trieste
2013: “Io che non vivo" - Workshop relazionale
2013: Rayograph.Fashion editorial published on Juliet Art Magazine nr. 164/ Oct.- Nov. 2013
2013: Photoshooting “Rayograph: Space interaction at Fondazione d’arte contemporanea U. Carà” Comune di Trieste, Trieste, Italy (IT)
2014: "Fotonotte", Casa dell'Arte, Trieste, Italy (IT) 2014: Lectures at CoversArt, Conversazioni d’Arte contemporanea, Scuola del Vedere/partnership with Juliet Art Magazine, Trieste, Italy (IT)
Il progetto si concentra sul tema culturale delle energie rinnovabili, per diffondere la conoscenza in questo settore, sottolineando l'importanza del contatto che la scienza deve avere con la società, e in particolare con l'arte, al fine di produrre tecnologia che rispetti la natura e l’uomo. Come esempio, l' attenzione è rivolta all'energia solare termica e all' uso della biomassa di scarto, con la dimostrazione di un ciclo chiuso virtuoso che può contribuire alla sostituzione del combustibile fossile. Sono mostrati un concentratore solare (esposto in modo spettacolare nel giardino della Biblioteca) e un gassificatore per trasformare la biomassa in gas. La divulgazione scientifica - effettuata attraverso seminari dedicati - è accompagnata da riflessioni artistiche sul tema della luce e del potere del Sole, della sua interazione con la materia e della sostenibilità. Diversi artisti presentano le loro opere e vengono offerti laboratori fotografici in tema. Filologi e antichisti mostrano come alle radici della cultura europea scienza e arte fossero parti integrate della cultura.
Anno dopo anno aumenta il contenuto di CO2 dell'atmosfera. Spingendo il nostro pianeta verso il disastro. È evidente che le tecnologie esistenti non possono risolvere il problema.
Dove sono le nuove tecnologie, che sono urgentemente necessarie? Ha la fisica giungere alla fine? L'ingegneria ha raggiunto i suoi limiti? Nel nostro progetto di fisica e arte vogliamo mostrare che un nuovo modo di fare la fisica è possibile: la fisica non è fatta in qualche ghetto, separata dal resto della cultura e della società, organizzato dagli amministratori. Ma piuttosto la fisica come parte della cultura umana. Negli ultimi anni questo approccio ha avuto molto successo: per prima cosa abbiamo sviluppato lo specchio lineare, un sistema innovativo per la raccolta concentrata energia solare termica. ("noi" è un piccolo spin accademico insieme con studenti e dottorandi delle Università di Udine e Trieste.)
Lo specchio lineare è semplice, economico, efficiente e funziona anche in inverno e alle latitudini settentrionali. È più conveniente dei combustibili fossili.
Lo specchio lineare apre le porte a una nuova industria rinnovabile, perché è in grado di tostare la biomassa di scarto (che altrimenti si decomporrebbe in CO2) e riscalda durante l'inverno. La biomassa tostata viene chiamata "carbone solare", poiché può sostituire i combustibili fossili in tutte le applicazioni.
In questo momento fornire calore termico da fonti rinnovabili è una priorità. Ma in futuro si vuole anche produrre energia elettrica dal carbone solare. Le turbine convenzionali hanno molti limiti, quindi vogliamo usare qualcosa di meglio: l' eolipila.
La fisica dietro lo specchio lineare e l' eolipila erano presenti nella grande biblioteca di Alessandria. È quindi meraviglioso presentare ora i nuovi sviluppi di questa scienza europea perduta in una biblioteca, la biblioteca di Trieste.
Luigi Tolotti: Cathedral Effect
A cura di: Federica Luser
Inaugurazione: mercoledì 8 luglio 2020 ore 18:00
Dal 08/07 al 30/09/2020
Orario: 18-20 da giovedì a sabato
Ingresso: gratuito
Prenotazioni: cathedraleffecttrart@gmail.com
Informazioni: www.trart.it - www.prologoart.it - lineamirror-scienceinthecity.uniud.it - T. +39 040 775285 - info@trart.it
Trart spazio d’arte
Viale XX Settembre 33
34126 Trieste