Chiara Dynys. Skira Special Edition a cura di Giorgio Verzotti, Skira editore
Il primo ottobre 2020, alle 18:30, sarà presentata, in diretta dal Museo Poldi Pezzoli di Milano, la nuova monografia d’artista Chiara Dynys Skira Special Edition.
Il volume, a cura di Giorgio Verzotti, ripercorre l'intera produzione dell'artista con un taglio critico inedito basato su quattro campi semantici cui può essere ricondotta la sua produzione. Il libro è in edizione speciale a tiratura limitata di 500 copie inserite in un multiplo studiato ad hoc dall'artista, concepito per vivere separatamente dal volume come una vera e propria scultura.
Ad arricchire la presentazione sarà un qualificato tavolo di relatori, da sempre attenti allo sviluppo del percorso artistico di Chiara Dynys, pronti a proporre originali letture critiche: la direttrice del Museo Poldi Pezzoli Annalisa Zanni, il curatore e gallerista Eduardo Cicelyn, la giornalista e curatrice Francesca Pini e la giornalista e curatrice Fiorella Minervino. Saranno naturalmente presenti l'artista e il curatore del volume Giorgio Verzotti.
Sarà possibile seguire la presentazione in diretta sul profilo Instagram di Skira e tramite la piattaforma Zoom al seguente link: https://us02web.zoom.us/j/7375628532
Con il Dialogo sul Presente, l'8 settembre alle ore 18.30 riprendono nel Giardino della Triennale di Milano gli incontri de I Sette Messaggeri, organizzati da Fondazione Maimeri e moderati da Andrea Dusio, collaborando alla programmazione di "Triennale Estate”. La rassegna è iniziata martedì 23 giugno con l’inaugurazione della mostra “Dynamiche Infinite” di Maurizio Gabbana. Un racconto di Dino Buzzati, I sette messaggeri, è il tracciante di questo ciclo di incontri che si interroga sul nostro presente, sospeso tra due universi. Sette incontri come sette messaggeri, ciascuno dei quali, in forme e linguaggi diversi, porta un dispaccio dal mondo che ci siamo lasciati alle spalle e una visione della nuova realtà che stiamo attraversando.
I mesi che abbiamo attraversato ci pongono di fronte continuamente alla questione della lettura della realtà e della sua distorsione. Giornali tradizionali e new media hanno dovuto ripensare non solo linguaggi e formati, aprendosi a nuove forme di racconto, ma si sono dovuti interrogare sul senso e sulla direzione del loro lavoro di documentazione della realtà.
Con Anna Maria Testa, pubblicitaria e saggista, i giornalisti e scrittori Francesco Costa (Post), Jacopo Tondelli (Gli Stati Generali) e Dario De Marco (Esquire), il documentarista Francesco Clerici parleranno di
narrazione del presente. Paolo Saporiti, musicista e cantautore milanese, al termine del dialogo suonerà in versione acustica alcuni pezzi della sua produzione solista e dalle sue collaborazioni.
Andrea Dusio, giornalista e saggista, milanese, classe 1970, vive tra Roma e Milano. Ha scritto per Diario, Il Nuovo, Giudizio Universale, Il Giornale, Linkiesta, Pagina 99, Rockerilla. Collabora con le testate b2b del Gruppo Tespi. Per Culture si occupa di progettazione e curatela di interventi nel settore cultura. Scrive di arte, cinema, musica. Ha scritto a lungo di arte antica e contemporanea per molte testate, pubblicando per Cooper il saggio “Caravaggio White Album” e “Caravaggio Timeline” e "L'Altra Milano" (Espress Edizioni 2012), la prima guida storico/artistica dedicata alle periferie milanesi. Appassionato di musica rock e jazz, scrive recensioni e approfondimenti su magazine specializzati. Appassionato di ciclismo, atletica e sci.
In occasione dei 100 anni di Federico Fellini (20/01/1920), il Meeting presenta un grande evento "L’artista e l’amico Federico Fellini" per ricordare e riscoprire il maestro riminese, 5 volte Premio Oscar. Un omaggio all’autore de La Dolce Vita, Amarcord, La strada, I Vitelloni, attraverso la voce degli artisti che lo hanno conosciuto, amato, citato e che, attraverso di lui, hanno deciso di intraprendere la loro carriera nel mondo del cinema. Il Comune di Rimini, sua terra natale, ha deciso di dedicargli un intero anno di festeggiamenti e iniziative."Non poteva mancare in questo anno centenario - sottolinea Francesca Fabbri Fellini - questa serata che sarà “un amarcord”, un cenacolo di amici chiamati da me. Ciascuno racconterà “il suo Fellini” come l’amico, il maestro, il “faro” come era chiamato dai collaboratori di Cinecittà".
La giornalista Francesca Fabbri Fellini, ultima erede del Maestro, ha condotto con il prezioso intervento del grande direttore della fotografia Blasco Giurato, e ha dialogato con Antonio Monda e Eugenio Cappuccio. La serata è stata arricchita da numerosi contributi di importanti artisti come: Giuseppe Tornatore, Sergio Rubini, Nicola Piovani, Matteo Garrone, Liana Orfei, Pupi Avati, Paolo Virzì, Carlo Verdone, Wes Anderson e altri, amici e allievi del cinque volte premio Oscar Fellini.
La serata è stata realizzata in collaborazione con la Cineteca, il Comune di Rimini, il sostegno di Gruppo Hera e IEG Expo e con il supporto fotografico dell’archivio del grande fotografo Carlo Riccardi, che l’Archivio ha gentilmente concesso al Meeting.
Le stesse immagini che proprio in queste settimane sono esposte a Roma a “Spazio5”.
L'Archivio raccoglie oltre tre milioni di negativi ed è iscritto alla Soprintendenza Archivistica per il Lazio in quanto Patrimonio di Interesse Nazionale.
Francesca Fabbri Fellini: "Io me lo porto dentro come un mago dei sogni meraviglioso, che con la sua bacchetta magica si è presentato il primo giorno nel nostro incontro. E' stato il giorno del mio battesimo, dove lui e la zia Giulietta sono stati i miei padrini. Il dono più grande che mi ha dato è di essere diventata una visionaria. Oggi lo sono, e tutto il mio grazie l'ho voluto mettere nel mio corto dedicato a lui".
FONDAZIONE E MUSEO FEDERICO FELLINI
Rimini, Via Guglielmo Oberdan, 1
http://www.federicofellini.it - T.+39 054150085 - museo@federicofellini.it
FELLINI100 Celebrazioni per il Centenario della nascita di Federico Fellini MiBACT – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo Piazza Santa Croce in Gerusalemme 9/a - 00185 Roma T. 06 67233484 - fellini100@beniculturali.it
Cosa significa essere artisti oggi e come si fa selezione? Questa era la questione cardine del panorama artistico, non solo nazionale, a cui Pro Biennale provava a dare una soluzione. Questo prima della pandemia. Ma dopo? Anche. Così l’appuntamento, ma non l’intenzione di offrire l’arte democratica, è stato posticipato da maggio a luglio. Con la stessa scaletta. Presentata a Venezia dal prof. Vittorio Sgarbi, accoglierà le opere di artisti italiani e stranieri contemporanei degni di essere notati e annotati.
Da segnare intanto il giorno dell’inaugurazione: giovedì 23 luglio 2020.
Doppio il vernissage, che comincerà alle 13 con l’apertura dello Spoleto Pavilion, altrimenti conosciuto come Palazzo Ivancich a 300 metri da piazza San Marco.
La rassegna porta i contributi di importanti personalità del mondo della cultura, della politica e dello spettacolo. A partire da Vittorio Sgarbi e dal curatore di mostre e grandi eventi Salvo Nugnes, organizzatore di Pro Biennale, troviamo: il soprano Katia Ricciarelli, Morgan, la scrittrice e psicoterapeuta Maria Rita Parsi, la giornalista e scrittrice Silvana Giacobini, già direttrice di «Chi» e di «Diva e Donna», e il direttore di Tgcom24Paolo Liguori. Ma anche il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, l’assessore al Turismo Paola Mar, il presidente della regione Veneto Luca Zaia, l’artista José Dalí, la giornalista RAIAntonietta Di Vizia e il fotografo internazionale Roberto Villa, amico di Pier Paolo Pasolini e di Dario Fo. Fino ad arrivare al Premio Oscar Gianni Quaranta, a Carlo Motta di Editoriale Giorgio Mondadori, Patrick, vincitore morale del Grande Fratello Vip e inviato speciale di Striscia la Notizia, e la giornalista di Rete VenetaAngelica Montagna.
Rendere l’arte e la cultura fruibili per tutti e far conoscere a un pubblico il più vasto possibile gli artisti contemporanei è la missione di cui Pro Biennale da anni si fa promotrice. Lodandone l’intento, Vittorio Sgarbi ritorna sul problema delle selezioni commentando: «Quanti sono gli artisti oggi nel mondo? Forse un milione, forse due milioni. E in Italia quanti sono? Almeno cinquantamila. Se io fossi stato Vittorio Pica, famoso critico d’arte della prima metà del secolo scorso, o se fossi stato un critico come Ugo Ojetti, insomma, fino al 1950 avrei potuto avere una piantina con tutti gli artisti regione per regione. Perché essere artisti voleva dire qualcosa di distinguibile. Non c’era, per esempio, il mondo femminile: era del tutto esterno all’arte fino alla seconda metà del secolo scorso. Quindi un critico poteva dominare l’Italia con un panorama di forse mille artisti, conoscendoli tutti. Io come faccio, come fa un critico a conoscerli tutti? Con quale possibilità, con quale verosimiglianza e con quale rispetto della loro ricerca?» Pro Biennale è la risposta di Venezia a una questione sempre più pressante nel mondo dell’arte. Il diritto alla creatività tuttora non è contemplato dalla Costituzione italiana, sebbene il mondo sia cambiato rispetto a settant’anni fa. Ci sono la democrazia, l’alfabetizzazione e c’è finalmente l’attività creativa femminile.
C’è, paradossalmente, un eccesso di creatività che viene ignorata. «La creatività ‒ continua il critico d’arte ‒ non è più per pochi. Ora, cosa deriva da questo? Un progresso per i creativi, una difficoltà per i critici. Oggi non posso più scegliere perché non so quanti sono gli artisti. Posso solo osservarli».
E per farlo Pro Biennale diventa vitale.
A valorizzare maggiormente l’esposizione nel cuore di Venezia, Palazzo Ivancich, secolare dimora nobile, sita a Castello 4421, a pochi passi da Piazza San Marco.
Le opere resteranno esposte dal 23 luglio al 7 agosto 2020.
Pro Biennale A cura di: Vittorio Sgarbi Dal 23 Luglio 2020 al 7 Agosto 2020 Enti promotori: MiBACT e Regione del Veneto Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 18, eccetto il lunedì Ingresso: gratuito Informazioni: +39 0424 525190 - artfactory.eventi@gmail.com - http://www.spoletoarte.it
Il 21 luglio alle ore 18.30Fondazione Maimeri propone nel Giardino della Triennale il quinto appuntamento del ciclo I sette messaggeri. Andrea Dusio modererà il Dialogo sugli alberi, invitando a discutere di natura e forestazione con lo scrittore Tiziano Fratus, la presidente della Fondazione Federica GalliLorenza Salamon, e l'artista Tiziana Cera Rosco.
Il tema dell'incontro è la centralità della natura nel nuovo mondo verso cui ci avviamo, letta attraverso il tema degli alberi come generatore di nuovo senso e di una prospettiva di riequilibrio delle nostre città e della nostra società.
In occasione dell'incontro sarà visibile la mostra Dynamiche Infinite del fotografo milanese Maurizio Gabbana.
Maurizio Gabbana, classe 1956, milanese di nascita ma la famiglia è della Marca Trevigiana, autodidatta, la sua passione lo porta alla ricerca con scatti artistici ed alla camera oscura. È un fotografo di ricerca. Il suo laboratorio è la città. La sua tecnica non prevede postproduzione, solo tanto studio, altrettanta pazienza e la spinta interiore ad appostarsi per la città anche a orari improbabili, quando la ricerca diventa quasi atto sovversivo. Ispirato dal dinamismo futurista, Gabbana lo supera e si slancia nella resa degli ambienti offrendone una visione architettonica e monumentale eppure intima, calma eppure travolgente. Immagini in cui il confine tra quiete e forza dirompente si fa labile.è stato scoperto dallo storico dell’arte e docente di storia dell’arte a Brera Rolando Bellini, che a proposito del fotografo dice: “Maurizio si interessa e si spende in questo: un’estasi fotografica. Ne dà conto in termini unici. Da qui il senso e il valore aggiunto della sua presenza. Estasi fotografica che si traduce, scatto dopo scatto, in una inedita percezione visiva che vibra di una peculiare istanza estetica”. I suoi modelli di riferimenti appartengono in gran parte al mondo della pittura, con lunghi studi sulle tecniche di rappresentazione della luce di artisti come Caravaggio e Rembrandt, e con puntuali riferimenti estetici al linguaggio scenografico ed illusionistico del barocco .
Andrea Dusio, giornalista e saggista, milanese, classe 1970, vive tra Roma e Milano. Ha scritto per Diario, Il Nuovo, Giudizio Universale, Il Giornale, Linkiesta, Pagina 99, Rockerilla. Collabora con le testate b2b del Gruppo Tespi. Per Culture si occupa di progettazione e curatela di interventi nel settore cultura. Scrive di arte, cinema, musica. Ha scritto a lungo di arte antica e contemporanea per molte testate, pubblicando per Cooper il saggio “Caravaggio White Album” e “Caravaggio Timeline” e "L'Altra Milano" (Espress Edizioni 2012), la prima guida storico/artistica dedicata alle periferie milanesi. Appassionato di musica rock e jazz, scrive recensioni e approfondimenti su magazine specializzati. Appassionato di ciclismo, atletica e sci.
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